Il 1 Luglio 1974 Joseph Bevilacqua si trasferisce al Cimitero dei Falciani a Firenze. Il cimitero dei Falciani è il Florence American Cemetery and Memorial e si trova a circa 7,5 chilometri a sud di Firenze, in località Falciani, una zona amministrativamente
30 Giugno 1974 Joseph Bevilacqua si congeda dall’esercito degli Stati Uniti
Il 30 Giugno 1974 Joseph Bevilacqua si congeda dall’esercito degli Stati Uniti. Il congedo avviene presso Camp Darby a Livorno, il 1 luglio 1974 prende servizio al cimitero dei Falciani. Nel corso della sua permanenza nell’esercito degli Stati Uniti il
Giugno 1974 Denuncia di Salvatore Vinci a suo figlio Antonio Vinci
Nel giugno del 1974 Salvatore Vinci denuncia il figlio Antonio Vinci di aver rubato in casa sua. Antonio aveva abbandonato la casa del padre nell’estate del 1973 a causa dei difficili rapporti fra i due e questa denuncia lo dimostra. Salvatore
1 Aprile 1974 Il fascicolo del delitto del 1968 torna a Firenze
Il fascicolo del delitto Barbara Locci – Antonio Lo Bianco del 1968, per cui è stato condannato Stefano Mele, viene restituito alla Cancelleria della Corte d’Assise di Firenze, (Sembra quasi uno scherzo, leggendo la data). Come vedremo in seguito al
16 Febbraio 1974 Stampa: Il Monferrato – Antiquario nei guai per oggetti rubati
13 Febbraio 1974 Stampa: Il Piccolo – Venduti i mobili della villa custode e amico sono sorpresi
18 dicembre 1973 Viene pubblicato il fotoromanzo “L’orgasmo che uccide”
Il 18 dicembre 1973 viene pubblicato il fotoromanzo “L’orgasmo che uccide”. Si del numero 9 di un periodico settimanale della collana “3/4 D’ora di vicende erotiche”. La trama vede una coppietta appartata in auto, in aperta campagna. Il racconto che
Estate 1973 Antonio Vinci lascia la casa di via Cironi a Firenze
Antonio Vinci, figlio di Salvatore Vinci e Barbarina Steri, che viveva sin dal 1970 insieme al padre e alla nuova compagna dello stesso Ida Pierini nella casa di via Cironi 8 a Firenze, abbandona la casa a causa dei continui
18 Maggio 1973 Sentenza della Corte di Assise di Perugia su Stefano Mele
La Corte di Assise di Perugia sentenziò una nuova riforma della sentenza contro Stefano Mele del 4 marzo 1971 riducendo la pena ad un totale di tredici anni di carcere ma confermando le pene accessorie previste dalla precedente sentenza. Questa