Un caso ancora aperto
Il 16 Giugno 2002 viene formalizzato l’incarico alla Prof.ssa Maria Montagna come CT in tossicologia in merito all’esumazione di Fra nar, come richiesto dal Prof. Giovanni Pierucci l’11 giugno 2002. Riferimento perizia autoptica.
Il 14 Giugno 2002 Paolo Canessa concede delle deleghe di indagine a Michele Giuttari (solo dopo gli sviluppi dell’indagine perugina del p.p. 17869/01 mod. 44) a svolgere alcuni accertamenti sul Narducci (auto di proprietà, disponibilità di immobili nel territorio fiorentino, acquisizione di
Il 13 Giugno 2002 rilascia testimonianza Roberto Prelati, epoca Vice Pretore di Castiglione del Lago, nel proc. n. 17869/01/44 RG. della Procura di Perugia. Anche il dott. Roberto Prelati, all’epoca magistrato onorario presso la pretura di Castiglione del Lago (PG),
Il 13 Giugno 2002 rilascia testimonianza Orlando Barbini, titolare di un negozio di pellicceria, riporta cosa sentì dire da una sua cliente, non identificata, il 14 ottobre 1985. Questo uno stralcio della testimonianza: “L’acquirente della pelliccia iniziò a commentare anch’ella
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Il 12 Giugno 2002, dopo mesi di attesa per la concessione delle deleghe di indagine su 14 punti investigativi rispetto alla nota inviata alla Procura in data 3 Dicembre 2001, e dopo aver richiesto in forma ufficiale il 21 maggio 2002
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L’11 Giugno 2002 rilascia testimonianza il Paolo Gonnellini che partecipò con Piero Bricca al recupero del corpo il 13 ottobre 1985. Questo uno stralcio della testimonianza: “Il giorno del ritrovamento, di mattina, non ricordo l’ora, fummo chiamati da un pescatore
L’11 Giugno 2002 rilascia testimonianza il Maresciallo di Polizia Provinciale Piero Bricca. Il Bricca era presente sul pontile ed era uno dei pochi che conoscevano Francesco Narducci. All’epoca era vigile delle acque. Questo uno stralcio della sua testimonianza: “Dei pescatori
Il 10 giugno 2002 rilascia testimonianza Nazzareno Moretti, titolare dell’omonima impresa funebre, che trasportò il corpo ritrovato il 13 ottobre 1985 dal pontile di Sant’Arcangelo a villa Narducci a San Feliciano. “Il cadavere era molto grosso, tipica costituzione di una