Un caso ancora aperto
Il 10 Settembre 1985 rilascia testimonianza Fabrizio Mazzocchi, un giovane autotrasportatore che la notte del delitto di Scopeti sta tornando a casa in moto passando da via di Scopeti. Nota sul posto, ferma una Mercedes 240 o simile, di colore
“..mi recai subito dalle Autorità, ma sia nel primo ufficio che nel secondo mancava l’incaricato per denunciare l’accaduto, mi recai anche in un altro ufficio che senza trascrivere niente ma solo verbalmente mi fù detto che avrebbero fatto gli accertamenti
Il 7 Settembre 1985 Adriano Bertinelli (all’epoca 17 anni) stava cenando con un amico, Paolo Bernini operatore televisivo, nella sala del ristorante “La Baracchina” di San Casciano in località Scopeti. I due ragazzi erano in viaggio verso Roma ma avevamo fatto
Il 7 settembre 1985 Francesco Narducci si reca presso l’ambasciata americana a Firenze per avere il visto per un viaggio negli Stati Uniti. Il visto gli viene negato. Sappiamo dalla testimonianza della moglie Francesca Spagnoli che Narducci partì per gli
Il presente verbale, incompleto dato che è presente solo la prima pagina, riassume gli scontrini fiscali conservati da Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili durante il loro viaggio e rinvenuti in una borsa insieme ad altri oggetti personali restituiti in seguito al
Dall’analisi degli scontrini autostradali, che sono pubblicati sul libro “Delitto degli Scopeti. Giustizia mancata” dell’Avv. Vieri Adriani, si vede che sono riferiti: Il primo ad un ingresso in autostrada alla barriera di Milano Ovest (n. casello 201) e ad una
Il 2 luglio 1985 viene ascoltata nuovamente la Signora Ada Pierini, presso la Casa Circondariale di Sollicciano. La Perini riferisce al magistrato di aver detto delle bugie nei confronti di Salvatore Vinci, ma anche delle verità. Le bugie riguardano solo
Il 02 luglio 1985 Francesco Narducci vende la Fiat Ritmo Super ed acquista una automobile Citroen usata dal Prof. Emanuele Rinonapoli. Si tratta di una Citroen CX 2500cc diesel azzurro metallizzato, immatricolata nel 1982 con targa PG 435418. Vedi dossier di
Il giorno 28 giugno 1985, dato che le due perquisizioni del 26 giugno 1985, mattina e sera, a casa di Salvatore Vinci avevano dato esito negativo, fu nuovamente convocata Ada Pierini che messa alle strette ammise di essersi inventata la minaccia