Un caso ancora aperto
Le indagini sul ruolo del medico Narducci: «Entrò in una setta» «Mostro, una loggia protesse un mandante» Firenze, un testimone rivela: tra i massoni qualcuno sapeva e non denunciò. Giuttari: ora c’è chi parla DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — «La massoneria
«Vidi le lesioni sul corpo nel lago Ma mi dissero che dovevo tacere» DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — L’intreccio delle dichiarazioni raccolte negli ultimi due anni dai magistrati, rivela il ruolo di Francesco Narducci nell’indagine sul mostro di Firenze.28 settembre 2002, deposizione di Francesca
Il 24 Gennaio 2004 viene registrata un’intercettazione telefonica in partenza dall’utenza fissa 075/35168 in uso a Augusto De Megni che chiama l’utenza fissa 075/32536 il cui intestatario è in corso di identificazione. Orario intercettazione 16.32.51. Questa l’intercettazione: Intercettazione nr.1147 24.01.2004 tra
Il 24 Gennaio 2004 il Lgt. CC. Mario Fringuello, in forza alla Sezione PG di Perugia (Aliquota CC.), deposita presso la Procura di Perugia, un’annotazione di servizio redatta in data 25 marzo 1987. Nell’annotazione riferisce che dopo la morte di
Il 24 Gennaio 2004 viene registrata un’intercettazione telefonica tra Achille Sertoli e suo cugino Luigi di Torino. ” … nel corso della quale il Sertoli diceva espressamente a suo cugino che “Calamandrei potrebbe anche essere un mandante, la mano sul
Il 24 (giorno fittizio) Gennaio 2004 il Sostituto Paolo Canessa, subito dopo la perquisizione a Francesco Calamandrei del 20 gennaio 2004, si reca all’ufficio di Michele Giuttari, (in quel momento assente), dove gli viene fatta ascoltare una conversazione registrata tra