Il 4 Gennaio 1952 l’Avv. Dante Ricci, avvocato di Pietro Pacciani, conclude la requisitoria di difesa chiedendo alla Corte la “purificazione delle coscienze” dopo “l’insano gesto di un uomo accecato dalla gelosia”.
Un caso ancora aperto
Il 4 Gennaio 1952 l’Avv. Dante Ricci, avvocato di Pietro Pacciani, conclude la requisitoria di difesa chiedendo alla Corte la “purificazione delle coscienze” dopo “l’insano gesto di un uomo accecato dalla gelosia”.