Il 30 luglio, sino al 14 agosto il telefono di Francesco Vinci viene messo sotto controllo.
30 Luglio 1982 Telefono di Francesco Vinci sotto controllo
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Il 30 luglio, sino al 14 agosto il telefono di Francesco Vinci viene messo sotto controllo.
Il 28 Luglio 1982 Vitalia Muscas denuncia, per maltrattamenti subiti il marito Francesco Vinci. La Muscas aveva attribuito alle percosse subite dal marito una menomazione permanente dell’udito nella misura del 70%. questa cosa aveva fatto conseguire l’emissione dell’ordine di cattura per
In base alle dichiarazioni di Stefano Mele del 27 luglio e alle sue precedenti per il caso Locci-Lo bianco gli inquirenti si concentrano su Francesco Vinci. Si attivano in tutta segretezza delle indagini su di lui. Il Vinci risulta però
Il medico di famiglia Dott. Enzo Bagnoli, residente a San Miniatello, viene interrogato sul suo paziente Francesco Vinci, anch’egli residente a San Miniatello, una frazione di Montelupo. Interrogato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Francesco Fleury il medico dichiara: “Conosco da
Il 26 Luglio 1982 viene disposta, dal Sostituto Francesco Fleury, la perquisizione domiciliare e personale di Francesco Vinci. L’ordinanza viene probabilmente eseguita il giorno 30 agosto 1982.
Il 21 giugno 1982 alle ore 8.00 una autovettura, una Renault 4 bianca targata FI 695592, viene trovata in località “Corbaie” a Civitella Paganico (NdR: forse Marittima), in provincia di Grosseto. L’auto è di proprietà di Francesco Vinci. Da indagini
Il 21 dicembre 1981 viene scarcerato Francesco Vinci detenuto presso il carcere del Le Murate. Vedi anche Compagni di Sangue pag. 180
Il 26 luglio 1981 viene arrestato Francesco Vinci con l’accusa di furto. La detenzione è presso il carcere del Le Murate. Vedi anche Compagni di Sangue pag. 180
Il 20 Marzo 1970 rilascia una nuova deposizione, durante il processo a Stefano Mele, Francesco Vinci. La nuova deposizione per puntualizzare di non aver mai seguito la Locci quando ella era in compagnia di altri uomini ma aggiunse: “Mi trovai
Il 18 marzo 1970 durante il processo di primo grado a Stefano Mele il quinto a deporre nella giornata dopo il Tenente Olinto Dell’Amico (vedi), il maresciallo maggiore Gaetano Ferrero (vedi), il commissario di P.S. Nunzio Castiglione (vedi), Antenucci Nicola (vedi), seguito poi dalla deposizione