Un caso ancora aperto
Il 10 ottobre (giorno e mese fittizi) 2003 a Copenaghen Marie Sørensen presenta la sua tesi di laurea dal titolo “La particolarità di ogni testimone. Indagine fonte-critica sul caso Pacciani”. La tesi viene presentata presso l’Università di Copenaghen, Dipartimento di
Il 14 Giugno 2002 Paolo Canessa concede delle deleghe di indagine a Michele Giuttari (solo dopo gli sviluppi dell’indagine perugina del p.p. 17869/01 mod. 44) a svolgere alcuni accertamenti sul Narducci (auto di proprietà, disponibilità di immobili nel territorio fiorentino, acquisizione di
Il 24 Gennaio 2002 le indagini perugine sulla morte di Francesco Narducci, che sino a quel momento sono state condotte con discrezione e segretezza dalla procura della Repubblica di Perugia, diventano pubbliche attraverso quotidiani locali e nazionali. Vedi: Sentenza Micheli
Il 22 Ottobre 2001 il Sostituto Procuratore di Perugia Giuliano Mignini comunica al Procuratore della Repubblica di Firenze che è agli atti un’indagine a Perugia, da parte della Squadra Mobile, sulla morte di Francesco Narducci. In risposta alla comunicazione vi
Il 9 Ottobre 2001 il capo della Squadra Mobile Piero Angeloni invia una richiesta al Sostituto Procuratore di Perugia Giuliano Mignini per richiedere delle deleghe atte ad effettuare delle indagini rispetto alle telefonate intimidatorie ricevute da Dorotea Falso. Questa la richiesta:
Ancora una clamorosa svolta nell’inchiesta sui 16 delitti di cui furono accusati Pacciani e i “compagni di merende” Mostro di Firenze, indagine sui Servizi Perquisite le case del criminologo Bruno e di uno 007 di GIANLUCA MONASTRA FIRENZE – Il criminologo
Il 29 maggio 2018 viene emessa delega d’indagine dal Sostituto Procuratore di Firenze Dr. Luca Turco in merito al procedimento 879/2018 RG Mod. 45 aperto in seguito alla denuncia di Francesco Amicone fatta in data 1 marzo 2018 verso Giuseppe Bevilacqua.
La “pista sarda” nell’indagine sul Mostro di Firenze e la nuova perizia che potrebbe cambiare tutto Una perizia commissionata alla grafologa forense Sara Cordella potrebbe riscrivere la storia del Mostro di Firenze, riaprendo una pista, quella “sarda”, che era stata