Un caso ancora aperto
Il 13 Febbraio 1996 Angiolina Manni, saputo dell’assoluzione e conseguente scarcerazione di Pacciani, lascia la casa aiutata dalle assistenti sociali e andava a vivere da sola in una località ignota per poi chiedere il divorzio. Vedi: Compagni di Sangue pag.
Non hai il permesso di visualizzare questo contenuto. Se desideri avere accesso registrati inviando una mail di richiesta a:
La registrazione può avvenire come sottoscrittore o come collaboratore. Nel primo caso si accede alle foto nel secondo caso si accede anche a documenti inediti.
Oppure se sei già iscritto esegui il login a questo LINK
“Noi avvocati lasciati da soli ad accusare Pietro Pacciani” FIRENZE – “Provo un senso di vertigine di fronte al diverso atteggiarsi delle parti in campo. Mi rendo conto che, se non ci fossimo noi parti civili, in questo processo cadrebbe
Il 1 Febbraio 1996 a seguito della richiesta di scarcerazione per Pietro Pacciani formulata dall’Avv. Nino Marazzita questa viene respinta dalla Corte di Assise d’Appello di Firenze che la rimandò, come decisione, al Tribunale per la Libertà.
Il 29 gennaio 1996 Francesco Bruno dichiarò rispetto a Pietro Pacciani: “Pacciani non c’entra. Da un punto di vista scientifico la sua personalità non ha niente a che vedere col mostro di Firenze, soggetto con totale assenza di rapporti col
Il 29 Gennaio 1996 il Presidente della Corte di Assise di Appello di Firenze Dott. Francesco Ferri apre il processo di appello per Pietro Pacciani. Il consigliere relatore è Francesco Carvisiglia. L’accusa è assunta dal PM Dott. Pietro Tony. Il
Il 6 Gennaio 1996 Pietro Pacciani invia all’agenzia ANSA quattro pagine di quaderno manoscritte che poi verranno riprese e pubblicate dai giornali. Vedi I mostri di Firenze e il patto segreto pag: 95
Il 5 Gennaio 1996 Pietro Pacciani invia un memoriale, da lui scritto, all’A.N.S.A. di Firenze. Questo un estratto da quel memoriale: “…come questo anonimo che ha mandato 22 lettere alla magistratura. Ora a favore, ora contrario, ora si spaccia prof.