Il 23 Ottobre 1987 Pietro Pacciani scrive alle Poste e Telecomunicazioni, dalla sua cella di Sollicciano, per intimare che nessuno dei buoni postali da lui acquistati debba essere pagato senza la sua firma o presenza. Questa la lettera:
Un caso ancora aperto
Il 23 Ottobre 1987 Pietro Pacciani scrive alle Poste e Telecomunicazioni, dalla sua cella di Sollicciano, per intimare che nessuno dei buoni postali da lui acquistati debba essere pagato senza la sua firma o presenza. Questa la lettera: